n.2 - dicembre 2003
 

Il Natale e la solidarietà per gli stranieri

In classe c'è un ragazzo polacco e pensiamo che il suo Natale non sarà felice come il nostro, se lo trascorrerà qui. Questo ragazzo non sa parlare molto bene l'italiano; spesso, durante la ricreazione, rimane isolato. Noi pensiamo che, probabilmente, il suo Natale sarà difficile, perchè gli mancheranno i suoi amici e due dei suoi fratelli che stanno in Polonia. Noi siamo fortunati perchè abbiamo la nostra famiglia qui ed abbiamo i nostri amici. A Natale riceviamo regali dai nostri parenti e per questo lui forse dovrà farne a meno. Pensiamo che una persona, comunque sradicata dal proprio Paese, resta legata alle sue origini per sempre e difficilmente si adatta completamente agli usi, alla lingua e alle abitudini del posto dove va ad abitare. Questo ragazzino è spesso chiuso, assente e lontano con la mente, fa costantemente confronti con la Polonia e non sembra del tutto felice. Perciò gli auguriamo che possa trascorrere il Natale in Polonia. Noi cercheremo di diventare suoi amici e farlo sentire meno solo e come se fosse a casa sua…

Classe I B Fabro Scalo

p.s. al momento della pubblicazione dell'articolo abbiamo saputo che il nostro amico è partito con la sua famiglia per trascorrere le festività natalizie in Polonia: siamo felici per lui.

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