n.2 - dicembre 2003
 

Come nasce il concetto di solidarietà nella nostra cultura

La parola solidarietà deriva dal latino solidum, che significa "intera somma", infatti siamo soliti assimilare questo termini a personaggi che hanno votato la loro vita agli altri, come Madre Teresa di Calcutta, la quale ha speso la sua intera esistenza ad aiutare i bisognosi.
Infatti il nostro concetto di solidarietà cominciò a formarsi più compiutamente con l'avvento del Cristianesimo. Alla base di essa vi è il senso della carità e della fratellanza, dal latino frater, cioè fratello, tanto è vero che chi mette in pratica la solidarietà vede tutte le altre persone come fratelli.
Secondo i Cristiani quello della solidarietà, come carità verso i fratelli, è un messaggio molto profondo e difficile da mettere in pratica, che con il passare dei secoli, si diffuse anche tra le persone che non seguivano la religione, le quali l'accolsero nella loro comunità come una delle regole morali più importanti.
Oggi è intesa come regola morale e religiosa alla base di ogni comunità moderna, che si reputi civile, ma alla radice vi è sempre il principio predicato da Cristo "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te", che in parole povere significa "tratta gli altri come vorresti essere trattato tu". Questa regola basterebbe a regolare una intera società, ma oggigiorno appare tanto difficile metterla in pratica, anche se a dirla sembra così facile!
Veramente questo sarebbe il comportamento migliore da adottare, perché conduce ad una realtà dove ogni singolo individuo agisce indipendentemente, ma come membro attivo di una collettività. In altre parole la solidarietà è un comportamento che ci permette di aiutare chi è in difficoltà, facendo stare meglio noi stessi e chi soffre o semplicemente è meno fortunato.

(III D Sc. media Monteleone)

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