TAVOLA
ROTONDA
(senza candeline)
SUL NATALE DELLA II A
"Come ogni anno ci porta le stesse cose..."dice
Daniele. "Natale religioso o profano?" si chiede Marta,e subito
aggiunge: "Il modo in cui viene trascorso questo periodo, con regali,
divertimenti, abbuffate, ci fa dimenticare l'importanza religiosa del
Natale". "Ma davvero tutti festeggiano il Natale?" si
chiede Alessandro. "Quanti bambini dei Paesi sottosviluppati non
si acorgono nemmeno che è arrivato il Natale!" risponde
Marta. "Quanti anziani che stanno nelle case di riposo non festeggiano
Natale perchè soffrono", aggiunge Alessandro. E Giulia gli
fa eco: "Quest'anno per molte famiglie il Natale sarà diverso,
a causa della guerra..."
I segni esteriori, tuttavia, affascinano sempre. Jessica sottolinea
"il ritorno dei giorni lunghi", "l'abete sempreverde
che rappresenta la speranza", "i fili d'oro e d'argento come
i capelli delle fate, quelle che possono cambiare ogni triste realtà".
Martina lamenta che "la televisione rappresenta il Natale in modo
consumistico " mentre " dovrebbe essere una festa dedicata
a Gesù, alla Madonna e a San Giuseppe", cosicché
il "presepe" è "l'oggetto simbolico" più
significativo. Andrea pensa alla guerra in Iraq come Jacopo, Elisabetta
alle spese inutili, Saverio si interroga sull'esattezza storica del
25 Dicembre, Manuel s'accontenta perchè "è comunque
bello", Leonardo sogna di "visitare il luogo dove è
nato Gesù a Betlemme", e forse ha dimenticato che anche
lì c'è la guerra.
Le nostre riflessioni e i nostri interventi continuano, come in una
tavola rotonda senza candeline, disordinatamente e appassionatamente.
Dice Marina che è lui, Gesù, "il regalo più
bello che abbiamo mai ricevuto, perchè senza di lui adesso non
saremmo qui". Mentre Giacomo si mostra pessimista: "non è
più una festa religiosa, ma un divertimento e una occasione per
spendere". Francesco sottolinea invece che questa festa religiosa
mette insieme, anche se in date diverse, tutti i Cristiani (Cattolici,
Protestanti e Ortodossi). "Noi ragazzi che siamo fortunati dovremmo
fermarci a pensare a chi è meno fortunato di noi, e trovare nello
spirito del Natale la forza e la volontà per migliorare il mondo",
si propone Nicola. E mentre Nicola cerca un po' di solidarietà
da compiere, Riccardo: "Ho deciso che farò una piccola rinuncia
e metterò un'offerta dentro una busta e darò un piccolo
aiuto a chi ha bisogno". Ma c'è chi resta comunque sempre
affascinato dagli addobbi, dai divertimenti ... e Natale, resta il Natale
che è!
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