72 ore
sull'Appennino
Nei giorni 24, 25 ,26, aprile 2003 i bambini delle
classi quarta e quinta della scuola elementare di Montegabbione, si
sono recati con il treno a Costacciaro, un paesino sull’ Appennino
Umbro-Marchigiano, dove si trova il centro del CENS che ospita le scolaresche
per soggiorni di educazione ambientale.
Appena arrivati gli alunni hanno conosciuto le loro guide e sono subito
partiti per la prima escursione con un pulmino. Hanno visitato la sorgente
del Rio Freddo, hanno bevuto la sua acqua e hanno osservato i tricotteri,
piccoli insetti che indicano la purezza dell’acqua.
Tornando indietro, si sono inoltrati in una faggeta dove si trovano
i faggi piu’ vecchi di tutto il bosco.
I bambini hanno anche percorso un fiumiciattolo che segna il confine
tra Umbria e Marche.
L’uscita del secondo giorno li ha portati alla forra del Rio Freddo.
Per arrivarci, hanno percorso, in salita, una strada bianca molto faticosa,
hanno prelevato rocce ed attraversato fiumi. La forra è formata
da due pareti rocciose con in mezzo il Rio Freddo che scorre.
Il pomeriggio, poi, i bambini sono andati a cercare i fossili lungo
una scarpata scoscesa.
Successivamente sono andati al museo di Costacciaro dove hanno svolto
diversi esperimenti con sabbia, ghiaia e acqua.
Durante le varie escursioni i piccoli esploratori hanno incontrato alcune
difficoltà: a volte si sono bagnati, si sono arrampicati lungo
le salite sudando perché era caldo, hanno rischiato di scivolare
camminando su un sentiero stretto, bagnato e viscido. E’ stato
curioso osservare le ondulazioni di alcune pareti rocciose dovute alla
compressione della placca africana sul continente europeo. Il terzo
ed ultimo giorno gli alunni di quarta e di quinta sono andati alle grotte
non turistiche di Frasassi. C'erano, all’interno, pipistrelli
ed insettini e la guida ha spento la torcia per permettere di sentire
i rumori. Hanno osservato il guano dei pipistrelli ed è stato
estremamente interessante ammirare il soffitto a macchie di leopardo
dovute all’azione dell’acqua sull’argilla. Questa
è stata l’ultima tappa del soggiorno dei ragazzi, che poi
sono tornati a casa con il pulmino della scuola. Al calar della sera
alcuni hanno provato nostalgia di casa, ma per poco, perché il
sonno aveva il sopravvento. Quasi tutti hanno avuto paura durante i
tragitti piu’ pericolosi o quando si sono trovati sul ciglio di
un dirupo.
Un bambino, per motivi di salute, è dovuto tornare a casa prima
del previsto.
Quasi tutti sono stati felici e allegri sia durante le escursioni, sia
durante i pasti, anche perché il cibo era squisito e abbondante!
L’esperienza ha insegnato loro ad organizzarsi nelle azioni quotidiane
ed hanno imparato a convivere insieme ad altri compagni con spirito
di solidarietà, considerando che è stata per tutti la
prima esperienza fuori casa senza genitori.
Il soggiorno ha permesso agli alunni di conoscere le varie fasi del
ciclo dell’acqua.
La maggior parte dei ragazzi è rimasta soddisfatta del percorso
effettuato a Costacciaro e vorrebbe ripetere l’esperienza che
è risultata positiva ed entusiasmante.
Gli alunni della V classe elementare di Montegabbione.
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