Non si placano le proteste dei genitori e del mondo della scuola riguardo la confusione sulle norme che dovrebbero indirizzare la ripartenza in sicurezza dell’anno scolastico a settembre. Secondo alcuni sono troppo poche le indicazioni, risultano invece eccessive per altri; una cosa però è certa, spesso le informazioni si rivelano contraddittorie lasciando perplessi dirigenti, docenti e Ata che si misurano sul campo con metri laser e operazioni matematiche complesse dal dubbio risultato. Il lavoro concreto è rimasto di fatto sulle spalle dei dirigenti scolastici, per fortuna supportati e confortati da persone disponibili e collaborative, che un poco alleggeriscono i timori e la pesante responsabilità.
All’IPAA di Fabro, in questo mese di luglio, complice il caldo che tutti gli scienziati riconoscono quale arma potente contro il contagio, si è optato per una scelta controcorrente: i ragazzi sono tornati a scuola. All’aperto e in sicurezza. Ecco quindi che hanno ripreso il via le attività sul campo, stavolta presso la Tenuta Italiana Poggiovalle, un contesto “stellato” tra Chiusi e Fabro. I futuri diplomandi hanno lavorato insieme ai più giovani sperimentando le numerose attività che l’azienda offre in questo periodo. Così è stato possibile ritrovarsi insieme per lezioni di equitazione presso il centro ippico Equimania, proseguendo con un laboratorio del formaggio e una lezione di zootecnia con visita alla stalla; nel pomeriggio la mungitura e operatività sui mezzi agricoli.
Diranno i soliti dotti: una giornata bucolica, ma questa non è la scuola! E invece si, è da qui che si riparte, dal concreto. Prima di tutto perché a scuola si può stare bene, divertirsi mentre si apprende e si lavora; poi perchè il progetto ha comunque richiesto l’elaborazione di un protocollo lungo e articolato e creato la condizione per riscrivere un patto di corresponsabilità tra scuola, studenti , famiglie e azienda ospitante. Abbiamo cercato una formula flessibile e condivisa dato che protocolli e linee guida molte volte rimangono un po’ distanti dai sistemi produttivi parlando un linguaggio altro, spesso destinato a spegnere l’entusiasmo verso l’imprenditoria e l’innovazione.
L’Istituto Marchino per l’Agricoltura e l’ambiente, inoltre, l’11 luglio è stato fra i protagonisti di un’altra bella esperienza al mercato, anzi al TRAMERCATO di Orvieto, un luogo simbolico, concreto, dove i piccoli produttori del territorio hanno presentato i loro prodotti, raccontato storie, tracciato strade dalle quali partire per il lungo e faticoso viaggio, che in molti invocano e che bisogna concretizzare attraverso un processo culturale fatto di piccoli passi, che possa pian piano traghettarci fuori dalle acque agitate di questo brutto periodo. TRAMERCATO tornerà ad Agosto, poi a settembre, e speriamo possa proseguire con regolarità. Oggi, 21 luglio, siamo ancora qui, per organizzare insieme ai nostri comuni la necessaria ripartenza di tutte le nostre scuole, proseguendo gli incontri con tecnici e sindaci e cercando come sempre la migliore e più efficace sinergia col territorio e tutte le sue positive possibilità.